Liceo Artistico Klee - Barabino, Genova - Lavori delle classi, a.s. 2016 / 2017 - Materia: Italiano, Prof. Attilio Caffarena - cl.1H, 2H, 2O: PROUST
Liceo Artistico Klee - Barabino, Genova
a.s. 2016 / 2017
Materia: Italiano
Prof. Attilio Caffarena
Studio e ricerca delle classi 1H, 2H e 2O
P R O U S T
Dalla parte di Swann o La strada di Swann (Du côté de chez Swann) è il primo volume dell'opera di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu). A volte viene pubblicata separatamente solo la seconda delle tre parti di cui è composto, Un amore di Swann che costituisce un romanzo nel romanzo; su questo testo gli allievi delle classi 2H, 2O ed alcuni della classe 1H hanno sviluppato uno studio e una ricerca.
Classe
1 H
Un
amore di Swann parla dell’amore malato del protagonista verso
Odette una ex prostituta. Onestamente non ho molto apprezzato la
storia, per altro scritta in maniera molto elegante. In quest’opera
si possono ritrovare molti collegamenti con la società odierna, ad
esempio il personaggio di Odette mi ha fatto pensare ai social
network e agli amici che le persone si fanno via internet, in
particolare ai cosiddetti catfish, cioè persone che fingono di avere
un’altra identità. Swann appunto, pensava di conoscere Odette, ma
da un momento all’altro scopre del suo passato da ex prostituta e
dubita di lei ancora di più di quanto non facesse prima. Un
amore di Swann
è un libro pieno di personaggi ed è difficile ricordarsi di tutti,
un personaggio che però mi ha particolarmente colpito è Odette: pur
essendo uno dei personaggi che ho meno apprezzato, mi hanno colpito
molto il suo comportamento e la sua evoluzione nel corso del
racconto. Odette è chiaramente una donna ignorante e bugiarda, penso
che dicesse bugie per apparire come una persona migliore agli occhi
di Swann in quanto, per via della loro differenza di classe sociale,
lei si deve essere sentita inferiore a lui; infatti non gli rivelerà
di essere una ex prostituta e continuerà a negarlo fino alla fine.
Una cosa che mi ha veramente infastidita è come lei si approfitta
del suo amore per farsi comprare regali e sollevare debiti. Sotto
alcuni aspetti mi ritrovo molto nel personaggio di Swann, ad esempio
per il fatto che sia io che lui cerchiamo sempre di piacere alla
gente e perché anch'io tendo a fidarmi pochissimo delle persone e ho
sempre forti dubbi sulla loro fiducia. Credo che Marcel Proust con
quest’opera basata sul ricordo e che precede All’ombra
delle fanciulle in fiore
abbia voluto comunicarci che a volte è meglio non affezionarsi
troppo alle persone perché, quando usciranno dalla tua vita, l’unico
a rimanere ferito sarai tu e se dai a certe persone un dito devi fare
attenzione a non fargli prendere tutto il braccio.
Chiara
Corrias
Il
secondo volume di Alla
ricerca del tempo perduto
ovvero All’ombra
delle fanciulle in fiore
narra gli amori adolescenziali del narratore e autore dell’opera
Marcel Proust. Proust scrive in maniera espressiva ed originale
analizzando i ricordi di eventi passati legati al sentimento umano.
In quest’opera i sentimenti hanno un’importanza fondamentale per
capire ciò che l’autore ha voluto comunicarci, ma allo stesso
tempo, oltre che utili per cercare di comprendere l’autore, sono
fondamentali per capire noi stessi. Quest’opera ha suscitato in me
molte emozioni ed inoltre mi ha fatto riflettere su episodi
quotidiani che tutti gli adolescenti vivono, mi ha aiutata a
riflettere su fatti apparentemente banali permettendomi di capire il
vero significato e le motivazioni di certi nostri comportamenti. Nel
corso delle vicende il sorgere e l’evolversi del sentimento amoroso
collegato ad altri elementi fondamentali spingono a scavare molto in
profondità anche nel proprio animo perché un’azione o un
sentimento che magari si può aver superficialmente valutato ora può
apparire dettato da ben altre motivazioni, è caratterizzato da
segnali di cambiamenti e conseguenze che non si erano immaginati.
Durante la narrazione ho avuto qualche difficoltà a comprendere
quando Marcel è Marcel personaggio narratore e quando è Marcel
Proust autore; è come se Marcel Proust si ritrovasse a vivere in una
società in piena contraddizione e in cui fatica terribilmente a
trovare una propria identità. Molte volte io stessa mi sono
ritrovata alla ricerca della mia identità e ancora adesso sto
cercando di capire chi sono e qual è il mio ruolo nella società;
questa mia ricerca è direttamente collegata alla felicità. Come
ogni essere umano cerco la serenità e la tranquillità in ogni cosa
per cercare di vivere al meglio i miei anni, però mi sono resa conto
che la felicità è destinata a durare poco. Credo che Proust voglia
comunicarci in particolar modo l’impossibilità di trovare la
felicità nell’amore: il personaggio di Marcel si presenta come un
ragazzo malato, cagionevole, non particolarmente brillante,
osservatore esterno delle vite altrui. Questo libro mi è piaciuto
molto per i suddetti motivi, mi sono sentita avvolta e assorta in un
linguaggio di altri tempi, amica e confidente di uno degli autori più
grandi della letteratura moderna.
Valentina
Ortiz
Classe
2H
Nell’opera
di Proust emergono situazioni e atteggiamenti che sono presenti
ancora oggi: le persone sono all’apparenza gentili e simpatiche con
tutti, ma andando avanti si percepiscono le vere persone che si
nascondono dietro alla maschera che esse stesse si sono create.
Nell’opera
è analizzata la dimensione dell’amore tra Swann e Odette. La loro
relazione inizia come una simpatia e nel tempo diventa per Swann una
vera ossessione; Odette invece non prende sul serio il loro rapporto,
approfitta di Swann e frequenta altri uomini. Swann è combattuto,
perché sa come si comporta Odette, ma allo stesso tempo non vuole
lasciarla e arriverà anche a sposarla.
Nella
società che si presenta nell’opera le persone hanno atteggiamenti
che si riscontrano anche nella società odierna: il più evidente è
il crearsi un’immagine totalmente diversa dalla persona che si è
realmente; i personaggi fanno di tutto per essere coinvolti nella
società e prendono parte a relazioni o a situazioni di cui non
conoscono realmente l’essenza e la natura, ma di cui hanno bisogno
per sentirsi realizzati e per essere conosciuti, anche se non sono
sinceramente interessati. Appaiono quasi tutti falsi e hanno paura
che la loro immagine sia rovinata dalla verità, così si proteggono
l’un l’altro per non fare brutta figura e allo stesso tempo
cercano di risultare superiori agli altri. Questo atteggiamento è
tipico di una borghesia che si deve proteggere dalla classe sociale
superiore.
Swann
è diverso: è molto colto e in qualche modo lascia trasparire la sua
interiorità; è proprio per questo suo aspetto che i Verdurin lo
espellono da loro circolo letterario, perché è colto, intelligente,
il che non è gradito, perché i più colti e importanti dovevano
essere loro, i Verdurin.
Personalmente
non mi identifico in un personaggio in particolare, ma in alcune
situazioni ritrovo in me stessa l’aspetto comune delle persone che
frequentano i Verdurin, cioè il continuo voler affermarsi e farsi
coinvolgere in cose che non ci appartengono solo per sentirsi
partecipi di qualcosa.
L'aspetto
che mi ha stimolato in modo più rilevante riguarda l’atteggiamento
della borghesia che è lo stesso della società in cui ci troviamo.
Questa considerazione mi ha fatto notare che oggi siamo dipendenti
dal valorizzarsi e dal mostrarsi superiori all’ interno delle
situazioni di cui siamo parte, ma anche se capiamo che questa assurda
ossessione ci rende persone piatte, continuiamo ad atteggiarci nello
stesso modo e anche se vorremmo cambiare la situazione, non siamo
abbastanza forti per farlo.
Alice
Rissotto
Giovanni Boldini, ritratto della Signora Howard-Johnston |
Considerando
gli aspetti dell’opera di Proust mi ha particolarmente interessato
il modo in cui vengono rappresentati i personaggi principali; è
narrata la loro storia d’amore, una storia paradigmatica,
tormentata dalla ceca infatuazione fino allo spegnimento, tra due
persone completamente diverse: Swann, un uomo colto,
complesso,raffinato ed elegante, mentre lei, Odette, è una donna di
piccole virtù, seducente e altrettanto superficiale. Prendendo in
esame Un
amore di Swann
riconosco la stessa superficialità che Swann dimostra sposando
Odette pur non amandola più in un ragazzo qualunque dei nostri
giorni. I ragazzi di oggi li trovo molto superficiali, dicono ad una
persona di amarla senza riflettere bene sul significato delle parole
che vengono pronunciate; ormai si sono persi di vista i valori
fondamentali della vita, si dice ti amo un po’ a tutti, a persone
conosciute da poco tempo oppure a persone che ci amano e alle quali
diciamo, per compassione, di ricambiarle. Bisognerebbe fare chiarezza
sui valori ai quali attribuiamo le parole. Personalmente non so
ancora cosa significhi amare un ragazzo, ma conosco l’amore
fraterno, conosco l’essere disposti a tutto per una persona, essere
presente, venirsi incontro, aver voglia di trovarsi, di abbracciarsi,
di guardarsi negli occhi. In amore talvolta si può anche non essere
corrisposti, si ama una persona anche se essa non ricambia le stesse
emozioni, la ami a tal punto che, pur di vederla felice, accetti il
fatto che stia meglio senza di te.
Swann
inizialmente è innamorato, infatti l’opera racconta tutto il
periodo che precede il suo matrimonio con Odette e della sua gelosia
nei confronti di lei. Il matrimonio di Swann con Odette, però,
benché egli sia ebreo ed uno degli uomini più in vista della Parigi
che conta, viene giudicato male dalla borghesia di Combray. Lui, come
già detto in precedenza, è un uomo che si distingue per la sua
cultura artistica, essenzialmente pittorica, che ama dare alle
persone che conosce il nome dei personaggi nei dipinti; tuttavia
continua a a preferire le donne di bassa estrazione sociale. Non
nutro simpatia per Odette, per la sua superficialità e
l'opportunismo che rivela; di fatto non mi identifico in nessuno dei
personaggi dell’opera.
Altre
considerazioni rilevanti che mi ha suggerito la lettura di Un
amore di Swann
riguardano la borghesia, l'ignoranza diffusa e la banalità che
caratterizza, nel suo contesto, il modo di intendere l’amore.
Aurora
Steri
Considerando
l’opera Un
amore di Swann
che narra la storia d’amore tra Charles Swann e Odette De Crecy, ci
colpisce in modo particolare la rappresentazione del loro amore cieco
che, con l’evolversi del racconto, sarà tormentato dalla gelosia e
dalla sofferenza e che gradualmente si spegnerà con la stessa
banalità di quando spegniamo il computer appena ci bruciano gli
occhi.
Pur
considerando il tempo storico in cui il romanzo è ambientato,
riconosco in Swann e Odette qualsiasi individuo, dal signore in
giacca e cravatta che ogni mattina incontro alla fermata
dell’autobus, dalla commessa del supermercato che applica il
rossetto alle sue labbra sottili in modo frenetico prima di servire
un cliente o magari me stessa. Forse si è perso il vero significato
dell’amore o magari gli attribuiamo meno importanza, tanto da
sposare una persona che non amiamo. Che cos’è l’amore allora? Un
ragazzo lo puoi trovare davanti a uno schermo tecnologico che emana
luce e simula calore; la tecnologia sostituirà il calore delle
labbra di due innamorati che si baciano. Eppure l’amore è ciò che
lega maggiormente due esseri, esiste da sempre e non può essere
distrutto.
Prendendo
in esame il personaggio di Odette, che non è altrettanto apprezzata
nella società quanto lo è Charles, è una donna seducente, sterile,
vestita di superficialità; il suo essere superficiale, banale, il
suo non andare oltre, non mi fa provare simpatia nei suoi confronti.
Questa caratteristica però la ritrovo anche in Charles Swann:
nonostante sia più complesso, ricco di una grande cultura artistica,
amante di una bellezza fuori dagli schemi, sposando Odette pur non
essendone più innamorato ci mostra il suo essere superficiale. I
personaggi secondari dell'opera risultano a loro volta enigmatici,
come i Verdurin, borghesi arricchiti, alle cui serate, noiose e
monotone, Swann si adatterà per accompagnare Odette.
Proust
in questo romanzo descrive punti di sensualità, di sospetto, di
stanchezza vitale, l’unica cosa che non c’è è l’amore; ci
descrive un amore banale, un amore inseguito nei salotti, un amore
che è privo di amore.
Teresa
Valle
Giovanni Boldini, ritratto di Robert de Montesquiou |
Classe
2 O
Inizierei
dicendo che l’opera di Marcel Proust da noi presa in considerazione
può essere definita immortale; essa, come un immortale persiano,
ovvero un soldato dedito a proteggere il re di Persia all’età
dell’impero persiano (quando una di queste guardie moriva veniva
immediatamente rimpiazzata per garantire la protezione massima al
sovrano) continua a ritornare, a riemergere in dimensioni temporali e
sociali diverse. Ovviamente non parlo solo del volume cartaceo “
Marcel Proust, Un
amore di Swann”, bensì
di quello che il libro suscita nel nostro io, quello che vive in noi,
la psiche. Il libro è la chiave, perché ci fa scrutare dentro di
noi e ci mostra l’assurdo, l’incoerenza e la seconda faccia della
moneta, quella che siamo soliti non considerare perché per noi la
parte più importante della moneta è quella in cui c’è per inciso
il numero. E invece non è così, perché il simbolo, quello che è
raffigurato nell’altra faccia, è quello che distingue 20 cent da
altri 20 cent, è quello che distingue me da te, è il carattere.
Proust però non è abile solo in questo, Proust riesce a
concretizzare il tutto inserendolo in quella che è la società e il
modo di relazionarsi delle persone tra di loro, ti rende partecipe
osservatore e, di tanto in tanto, ti aiuta individuando un certo
carattere ed evidenziandolo. Piano piano, proseguendo nel percorso,
diventerai sempre più coinvolto e più capace di individuare
caratteri differenti sviluppando riflessioni su i vari comportamenti
dei quali alcuni completamente pazzi o insensati (all’apparenza) e
di cui sei spinto a chiederti il perché. Si, è vero che i tempi
sono cambiati, la società è cambiata... infatti prima la libertà
la limitavano con metodi più tradizionali, adesso invece hanno
capito che basta illudersi di essere liberi. Gli eventi però si
ripresentano e dato che noi umani ci portiamo sempre dietro il nostro
pacchetto di emozioni, inevitabilmente io ho paura come aveva paura
un antico romano, io sono invidioso come lo era mio nonno e così
via. Se allora c’erano schemi sociali, oggi ce ne sono di nuovi, ci
sono nuovi muri da sfondare e dobbiamo restare a galla nel mondo che
ci siamo creati, con un vascello o con un salvagente.
Lorenzo Coli
In
Un
amore di Swann
possiamo trovare un esempio di rappresentazione della società che
può essere significativo anche considerando quella d’oggi e le sue
gerarchie. Nel piccolo clan dei Verdurin la falsità dei rapporti e
delle relazioni fra le persone è una caratteristica, evidenziata in
modo particolare, che contraddistingue anche gran parte dei rapporti
tra le persone ai giorni nostri. la società in cui viviamo fa
credere che per vivere sia necessario mettere una maschera di
felicità e di buone maniere nascondendo le parti oscure e profonde
dentro di sé. Siamo abituati a nasconderci per farci accettare dagli
altri. Questa finzione però porta solo ad una chiusura mentale e a
tante contraddizioni. Lo stesso personaggio di Swann è
caratterizzato da una contraddizione in quanto, prima di conoscere
Odette, si rende conto della falsità della società, infatti cerca
inconsciamente a modo suo, ovvero andando a letto con ragazze di ceti
più bassi, di sfidarla. Nella società in cui vive le persone hanno
relazioni sempre solo nell'ambito del loro stesso ceto sociale. In un
punto l’io narrante dice: - ...
non si chiudeva nell’edificio delle sue relazioni, anzi, ne aveva
fatto, per poterlo costruire da un attimo all’altro su nuove basi
ovunque una donna lo attraesse, una di quelle tende smontabili che
usano gli esploratori...
- Secondo me questa frase può descrivere benissimo Swann prima che
arrivasse Odette. Quando conoscerà Odette subito non proverà niente
per lei, però poi, sentendosi da lei desiderato, comincerà ad
immaginare come sarebbe amarla proiettando la sua concezione di amore
su di lei. Personalmente mi ritrovo molto in Swann quando si
autoconvince di essere innamorato. Credo che nella società di oggi
questo episodio sia ricorrente: essendo abituati a mentire su molte
cose, tutti alla fine ci ritroviamo a mentire persino a noi stessi.
In questo social-network e mondo virtuale giocano un ruolo
fondamentale: i social mettono alla mercé di tutti i i lati futili
di una persona facendoli sembrare fondamentali, in tal modo chiunque
può avere la sensazione di conoscere bene chiunque altro e quindi ci
si può anche convincere di essere innamorati; è così che Swann si
innamora di Odette. Questo suo amore però presto diventa
un’ossessione e, in modo contraddittorio e istintuale, finisce per
essere sovrastato dalla gelosia e dall’ossessione del possesso. Per
Swann Odette è passione ed è mistero perché non sa niente del suo
passato e della sua vita all’infuori di lui e questo fa sì che la
sua stessa concezione di amore si trasformi; per lui l’amore è
possedere sia fisicamente che mentalmente una persona e ciò renderà
l’amore di Swann una specie di patologia. Alla fine dei conti non
riesce a possedere Odette, è lei che lo possiede. In conclusione, la
conoscenza di quest’opera mi ha stimolato a riconsiderare i
preconcetti con cui sono cresciuta e ha aperto in me una nuova
visione dell’amore.
Bianca Donati
La narrazione inizia con la presentazione della famiglia Verdurin, una famiglia della medio-bassa borghesia che prova malcelata invidia per i ceti sociali di rango più elevato. In particolare, il personaggio della signora Verdurin, falsa e scontrosa, non ha suscitato in me alcuna simpatia. I Verdurin sono soliti ospitare a cena i fedeli appartenenti ad un piccolo clan; tra questi Odette, con un passato di cocotte (una prostituta d'alto bordo) è colei di cui si innamora Swann: una donna di scarsa cultura, ma sempre in cerca di conoscenze. Tra Odette e Swann nascerà un amore tormentato, in quanto Odette continuerà segretamente a frequentare uomini. Swann è un uomo dell’alta borghesia e non potendo condurre Odette con sé ai ricevimenti e alle feste dell’alta società, a causa della differenza di classe sociale e del suo passato, l’unico modo per accompagnarsi a lei sarà proprio nel piccolo clan dei Verdurin. Provo una certa simpatia per Swann poiché mi identifico, in parte, nel suo comportamento e nel suo carattere. La mia esperienza nella società può essere messa in relazione con quella descritta nell’opera riguardo alla presenza, anche se oggi apparentemente più limitata, di differenze tra classi sociali. Oggi la differenza più marcata è tra quello che corrisponde, o meno, a un modello perfetto, tra quello che ha più di successo e quello che non lo ha. E' questo che conta nella società contemporanea per i rapporti tra le persone: i belli con i belli, la popolarità con la popolarità. Tu puoi essere amico di qualcuno considerato brutto o debole solo se non lo fai vedere in giro, altrimenti vieni considerato debole anche tu. La stessa cosa succede se tu non condividi le idee degli altri: sei considerato diverso dalla massa. Questa opera ha stimolato in me la coscienza dell’importanza di una più attenta considerazione delle persone a cui dare fiducia e la riflessione sul fatto che la differenza di classe sociale, a volte, può essere determinante.
Ilaria Paludi
Prendiamo
come esempio la famiglia Verdurin: per appartenere a quella piccola
brigata bisogna necessariamente adattarsi a diverse regole e
comportamenti, in caso contrario il membro verrà irrimediabilmente
scartato e considerato come un appestato e un nemico. Penso che,
ahimé, questo sia un qualcosa che può benissimo essere ricollegato
alla nostra epoca, epoca in cui sembra sempre più difficile
rapportarsi anche con coloro che sono nostri coetanei; molti sentono
l’estremo bisogno di sentirsi appartenenti ad una certa categoria
di persone coprendosi di maschere che non gli appartengono. Spesso
questi individui, secondo il mio parere, di carattere debole e fin
troppo accondiscendente, devono attenersi a regole che la maggior
parte delle volte sono in contraddizione alla loro stessa natura e,
in un modo o nell’altro, o ti attieni a questi loro comportamenti
oppure, come accade con i Verdurin, ti trovi ad essere considerato
diverso mettendoti contro l’intero gruppo. Ciò è un qualcosa che
mi fa pensare al tipo di rapporto tra Swann e Odette nel quale Swann
si ritrova in continuo conflitto con se stesso perché, pur sapendo
delle abitudini e delle umili origini di lei, non riesce mai a farne
a meno. C’è chi sa che certe persone sono nel torto, ma nonostante
ciò dà ragione a chi non ce l’ha per rimanere membro di un
gruppo. Personalmente non provo simpatia verso nessun personaggio, ma
solo un forte disgusto, in particolare nei confronti del personaggio
di Odette che sfrutta l’amore di Swann solo per le sue pretese e i
suoi interessi. Tantomeno riesco ad identificarmi in uno qualsiasi
degli altri personaggi, visto che non riesco a trovare aspetti
caratteriali e comportamentali che possano farmici associare. Ciò
che mi ha fatto comprendere, almeno così spero, il significato
dell'opera è il mutarsi del comportamento dei diversi personaggi
durante questo percorso. Alcuni, come Swann, subiscono delle
metamorfosi non indifferenti, soprattutto dal punto di vista emotivo,
altri invece rimangono così come erano all’inizio, come Odette.
Andrea Piredda
Un amore di Swann è un'opera che, nonostante il periodo in cui è stata scritta, risulta estremamente attuale per un lettore odierno. L’autore, Marcel Proust, la scrive nei primi del novecento, periodo in cui potrebbero esprimersi un pensiero e un modo di vedere la realtà ancora romantici.
Di fatto l’introspettività dell’autore viene rispecchiata totalmente dai suoi personaggi che, chi più e chi meno, riflettono alcune parti dell’essere di Proust. Questo in particolare per quanto riguarda il protagonista, il Signor Swann, un esteta ebreo (come l’autore), frequentante l’alta nobiltà parigina.
L’amore che Swann prova nei confronti di Odette è dinamico, pertanto, nel corso del romanzo, cambia e passa dall’essere un sentimento idilliaco all’esistere solamente grazie alla gelosia. In questo romanzo quindi, attraverso i pensieri e l’introspettività, viene trattato in modo continuo il tema della contraddizione. Un esempio può essere quello della famiglia Verdurin, che vive disprezzando e criticando persone dell'alta società parigina che allo stesso tempo invidiano ed adorano (aspirando ad essere come loro) con un sentimento ambiguo di ammirazione ed odio. Ciò è molto attuale, lo posso confermare perché anch’io mi ritrovo un po’ in questo modo di essere. Tra i vari personaggi però, quello in cui mi rispecchio maggiormente è proprio Swann: una certa sua ingenuità (che contrasta la figura di uomo colto) e i suoi continui flussi di coscienza mi fanno ritrovare in lui. Allo stesso modo però la sua intelligenza, coltivata grazie all’arte e ai libri, viene in un certo senso “sconfitta” da quella di una donna piuttosto stupida e superficiale quale è Odette, che si rivela essere una manipolatrice, situazione sempre attuale. Anche in questo si rispecchia una parte dell’autore; ogni personaggio può rivelare dentro di se tenebre e marciume.
Il metodo di narrazione precede i suoi tempi svelando l’uomo per come è nella sua interiorità e permette quasi di autoanalizzare alcune parti del proprio io.
Federico Seves
Un
amore di Swann è un opera di Marcel Proust dei primi del Novecento,
periodo storico che precede le grandi guerre. I personaggi descritti
nell’opera tuttavia li ritroviamo nella quotidianeità e nella
società di oggi; si individuano facilmente persone come Swann,
all’apparenza perfettamente educate, che sanno cosa dire è che non
si espongono troppo, ma che poi dentro sono piene di insicurezze e
contraddizioni. Tra i miei coetanei noto molto questa
caratteristica: l’apparire perfetti, magari per essere la
soddisfazione dei propri genitori, censurarando debolezze e paranoie
che possono rappresentare un problema. D'altro canto ci sono figure
come Odette e i Verdurin, opportunisti che fingono e ti manipolano
sfruttando la tua ingenuità come la prima e piccoli borghesi che
credono di sapere tutto, ma che in realtà non sanno niente come i
secondi. Il personaggio di Odette potrei associarlo alla figura di
certi religiosi per il modo di agire manipolandoti e facendoti
credere che sia tutto bello e che andrà tutto bene se avrai fede o
anche, più semplicemente, mi fa pensare ai social-network che ci
influenzano e ci manipolano senza che noi ce ne accorgiamo. Infine ci
sono i Verdurin, persone false e ignoranti che cercano di avere il
controllo su cose e persone con la costante paura di rimanere soli;
sono persino divertenti in quanto si possono trovare diversi esempi
di queste persone un po’ ridicole anche nella società di oggi.
Swann è un personaggio che mi ha fatto riflettere molto: spesso mi
preoccupo troppo dell’apparenza e di ciò che risulta gradito agli
altri limitando me stessa e ciò in cui credo. Per quanto riguarda il
rapporto tra Swann e Odette, penso che Marcel Proust abbia dato una
giusta visione dell'amore, ovvero che non sempre è bello come si
vorrebbe farci credere. Quest’opera mi ha fatto riflettere molto e
mi ha fatto aprire gli occhi sulle persone e me stessa. In fondo
penso che tutti noi, se ci lasciamo influenzare troppo dalla società,
possiamo ritrovarci ad essere come Swann, Odette e i Verdurin.
Chiara Varvicchio
Marcel
Proust ha creato il personaggio di Charles Swann, protagonista di Un
amore di Swann
come un suo alter ego per descrivere un amore tormentato da bugie
tradimenti e gelosie agli inizi del '900.
Swann,
uomo raffinato e di alta borghesia, inizia a frequentare il salotto
dei Verdurin a motivo di Odette, donna affascinante ed al tempo
stesso opportunista di cui si era innamorato. Lei però gli mente
nascondendogli un passato di prostituta d'alto bordo a Nizza.
L’infatuazione iniziale di Swann è basata soprattutto su certi
tratti estetici della donna che, del resto, non è neanche il suo
tipo e sotto alcuni aspetti gli suscita quasi una sorta di repulsione
fisica. Odette da parte sua, celando a Swann il suo passato, entra
in un circolo vizioso per cui, partendo da una piccola bugia se ne
creano altre ed altre ancora, fino allo svelarsi della verità.
Non
mi identifico in nessuno dei personaggi principali, ma riesco a
comprendere ed a giustificare parte del loro modo di comportarsi.
Odette è egoista, ma il suo atteggiamento non è del tutto negativo
in quanto secondo Swann l’amore è possesso, non solo in senso
fisico, ma anche mentale e nessun essere umano può possederne un
altro. Oggettivamente non saprei dire se l’amore tra i due sia da
considerarsi sotto un aspetto del tutto negativo. Proust comunque lo
descrive come una malattia, un'illusione, ma una malattia che si può
solo anestetizzare e che non può del tutto guarire.
Ovviamente
ci sono differenze con la realtà attuale: ad esempio, se oggi
vogliamo conoscere un dettaglio sul passato di una persona, con lo
sviluppo della tecnologia e la nascita dei social network, questo
risulta più facile, però il fatto che qualsiasi persona in un
qualsiasi luogo e in un qualsiasi momento riesca ad avere
informazioni su qualcun altro violando la sua privacy è inquietante
e mi fa quasi paura.
Giada Venarotta
Nell’opera
di Marcel Proust Un
amore di Swann
seconda parte del primo volume di
Alla ricerca del tempo perduto
intitolato La
strada di Swann,
lo scrittore narra dell’amore malato e morboso provato dal signor
Swann nei confronti di Odette, una cocotte. Nel romanzo sono
descritti i costumi sociali dell’epoca, ma non solo: viene
descritto il sentimento di odio, ma al contempo di ammirazione,
provato dai piccolo-borghesi e dalle persone che vestono i costumi
sociali più bassi nei confronti dei più alti livelli della società.
Questo sentimento lo si riscontra ancora oggi tra le persone che
idolatrano, ma allo stesso tempo invidiano astiosamente, le
celebrità. Ciò rende il libro ancora molto attuale. L'amore
provato da Swann è contraddittorio, Odette non è il genere di
bellezza che trova piacevole e la sua condizione sociale è
decisamente non al suo livello; presto però il protagonista si
ritrova, per amore di lei, a frequentare il salotto di Madame
Verdurin, personaggio che personalmente ho trovato irritante. Madame
Verdurin è una donna leziosa che cerca in tutti i modi di rimanere
al passo con i tempi e le mode fingendo di essere devota alle arti
quando in verità è una persona ignorante e superficiale. L’amore
di Swann nel corso della vicenda crescerà a tal punto che Odette,
approfittatrice ed opportunista, lo convincerà a sposarla. Se
dovessi identificarmi in uno dei personaggi sceglierei Swann perché,
come lui, tendo a dare fiducia alle persone che spesso si rivelano
approfittatrici. La narrazione mi è parsa lenta e poco scorrevole,
ma non posso dire che quest'opera non mi sia piaciuta perché,
nonostante ciò, ho trovato la storia molto avvincente.
Maddalena Vinco
La relazione tra il Signor Swann e Odette nel contesto storico e sociale descritto da Marcel Proust è una relazione considerata innaccettabile e scandalosa. Per certi versi anche oggi potrebbe essere considerata tale, ma con la piccola differenza che diventerebbe un'informazione diffusa dai social media e quindi rientrarebbe quasi in una moda.
Il comportamento di Odette nei confronti di Swann, a mio parere, riuscirebbe nella nostra epoca a trovare una giustificazione che io non condivido.
Ovvero quello di una donna incompresa, "annoiata", che tradisce il marito perchè questo non le da le dovute attenzioni che merita.
Il personaggio per cui ho provato minor approvazione è Odette, ho provato quasi un senso di fastidio nei suoi confronti a causa del suo comportamento.
Per le bugie che raccontava, per i tradimenti che compiva e per il fatto di voler diventare quella donna di alta borghesia che a me pare solo un tentativo ridicolo di diventare qualcuno che non sarà mai.
Fra tutti i personaggi di quest'opera non mi identifico con nessuno in particolare, ma potrei indentificarmi in parte con Swann, per il semplice e banale motivo di essere attratta da persone totalmente opposte ai gusti che la "società" ritiene che io dovrei avere.
Quest'opera mostra come le persone molte volte possono rivelare caratteristiche caratteriali e comportamentali innaspettate; personalmente non posso dire che mi sia piaciuta, ma dimostra come le persone vogliono essere più di quello che sono (ad esempio la famiglia dei Verdurin, con le loro pretese di essere considerati "raffinati" quando in realtà sono l'esatto contrario) e ha stimolato in me il senso critico, in quanto tutte le cose che vi sono descritte, si possono ritrovare, in molti casi, nel mondo di oggi.
Pamela Vitiello
Jacques-Émile Blanche, ritratto di Marcel Proust |
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